Vent’anni fa la strage di Beslan. Fra il 1º e il 3 settembre 2004, un gruppo di 32 terroristi, fondamentalisti islamici e separatisti ceceni occupò la scuola Numero 1 sequestrando circa 1.200 persone fra adulti e bambini. Due giorni dopo, quando le forze speciali russe fecero irruzione, ebbe inizio un massacro che causò la morte di più di trecento persone, fra le quali 186 bambini, ed oltre 700 feriti.
E nel ventennale, due artisti sammarinesi – la flautista Monica Moroni e lo scultore Renzo Jarno Vandi – hanno partecipato a una commemorazione nella città dell’Ossezia del Nord. Inaugurata la statua “L’urlo di Beslan” -, una copia di quella deposta nel 2006 nei giardini della Scuola Secondaria Superiore di San Marino, in via Donna Felicissima -, grazie alla donazione di Vandi dei calchi originali. Il tutto accompagnato dal suono del flauto di Monica Moroni.
Sotto la statua sono state posate bottiglie d’acqua. Un simbolo della sete sofferta dai bambini durante l’assedio. Il tutto nel giardino della scuola elementare di Beslan, ora diventato museo, centro della tragedia. Un momento altamente emozionante per lanciare un ponte tra la Repubblica di San Marino e Beslan in favore della pace e contro gli attentati terroristici.